venerdì 15 gennaio 2010

Lavori in corso

Chiedo umilmente perdono se in questo periodo sono a dir poco evanescente, sia sul blog che nella vita reale.

Lo scorso weekend ho imbiancato (eccezion fatta per una parete che è stata dipinta color giallo canarino!), sistemato, pulito, quella che da lunedì è ufficialmente la mia nuova casa. In rue San Donato.

Chiunque mi conosca sa che io non riesco mai a fare una cosa alla volta, senza corse contro il tempo e senza ansie. Certo che no, io sono una specialista nel fare le cose "alla carlona" come si dice a Bologna; cioè in modo a dir poco approssimativo.

Quindi mi sono lanciata nell'impresa di ridipingere la stanza, traslocare, dare gli ultimi esami e, bien sûr, continuare a lavorare. Tutto contemporaneamente.

Comprenderete dunque quanto in questo periodo possa essere incasinata.

Lunedì a mezzanotte sono entrata nella nuova stanza con un paio di valigie, i libri e il fedelissimo Mac. Le valigie giacciono ancora sul pavimento, aperte. I libri e il Mac, invece, stati accuratamente riposti.

Fa un effetto strano svegliarsi alla mattina, guardare fuori dalla finestra e non avere più davanti agli occhi quella vista alla quale eravamo tanto abituati.
Mi era già successo quando ero in Erasmus a Lione, ma quello che si vedeva dalla finestra della mia stanza era così meraviglioso che non avrebbe potuto farmi rimpiangere nulla. E poi si trattava di una situazione transitoria, sapevo che dopo qualche mese sarei tornata alle mie abitudini.

Ora, invece, è tutto un pò diverso.
La vista è meno bella, palazzi e non più alberi o il fiume, ma l'idea che questa potrebbe essere la mia casa per un tempo più lungo.
A volte mi chiedo se ho fatto la scelta giusta, a volte ne sono certa e due secondi dopo sono sicura del contrario.
Però guardare questa stanza che ogni giorno che passa diventa sempre un pò più mia, guardare la parete gialla dipinta con tanta cura, condividere la quotidianità con un'amica, mi rende felice.

Starò mica crescendo, eh?

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