giovedì 24 settembre 2009

Clandestino Day, venerdì 25 settembre


All'inizio di settembre il settimanale Carta ha lanciato una proposta importante: fare del 25 settembre il Clandestino Day.
Una giornata in cui, in tutta Italia, chiunque voglia opporsi al razzismo in nome di un modo di vivere più rispettoso e di una società realmente civile, organizzi qualcosa, qualunque cosa, per far sentire la propria voce e quella di chi, nel nostro paese, ne ha ogni giorno di meno.

Comitati per la difesa dei migranti, ONG, gruppi politici, centri sociali, collettivi universitari, ospedali, scuole, comunità cristiane, ma anche singoli cittadini, hanno così organizzato una lunga lista di eventi di ogni genere e in ogni luogo.
Dai sit-in nelle piazze per informare la gente su quello che sta succedendo in Italia alle proiezioni di filmati, dagli spettacoli teatrali per strada alle cene multietniche, dai concerti alle presentazioni di libri, da una lezione di italiano e arabo all'aperto a un'azione dimostrativa davanti alla questura o in un porto....

L'elenco è davvero lungo, ogni regione si è mobilitata e moltissime città sono state coinvolte.
Qui trovate la lista in continuo aggiornamento.

A Bologna, a partire dalle ore 18, ci sarà un banchetto informativo in Piazza San Francesco e dalle 19.30 all'enoteca Altotasso è in programma la visione del film "Come un uomo sulla terra", cui seguirà un dibattito con alcuni rappresentanti del mondo associativo bolognese impegnato sul tema dei migranti.
L'evento è organizzato da CESTAS, COSPE, Amani, Amici dei Popoli e numerose altre realtà che si confrontano quotidianamente con i problemi dei migranti.

Partecipare e diffondere questa iniziativa è importante per far sentire la nostra totale disapprovazione per la deriva razzista della politica e di parte della società italiana, per preparare al meglio il corteo del 17 ottobre a Roma contro i recenti provvedimenti governativi nei confronti dei migranti (Legge n. 94 del 15 luglio 2009, "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica").

Una giornata antirazzista, contro il pacchetto sicurezza e il reato di clandestinità, per domandarsi che cosa non lo Stato, ma ognuno di noi, può fare per rendere questa società sempre un più simile a quella che vorremmo.
Per non limitarsi alle chiacchiere da bar, ma uscire nelle piazze e mostrare la nostra indignazione, per dimostrare molti italiani non la pensano come questo governo, per non arrendersi allo sconforto.

Per non restare a guardare.

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