lunedì 9 novembre 2009

Odi et amo

Io con Bologna ho sempre avuto il più esemplare rapporto di odi et amo dai tempi di Saffo.

Ci sono giorni in cui me ne innamoro gironzolando a naso all'insù per le strade del centro, o quando arrivo in piazza Maggiore e la vedo con gli occhi di chi ci si trovasse al centro per la prima volta e la guardo come se non l'avessi mai vista, incredibilmente e insindacabilmente meravigliosa.
Io e Bologna andiamo d'accordo in primavera, con le gite sui colli e le serate all'aperto, cado letteralmente ai suoi piedi quando mi ritrovo a mangiare i tortelloni con la ricotta e le crescentine oppure, d'estate, quando sto seduta in piazza Maggiore a guardare i film sotto alle stelle, i sanpietrini ancora caldi per la giornata torrida.
In piazza Maggiore mi sono innamorata di Kusturica, di Nanni Moretti, di Sergio Leone e, quando ero adolescente, anche di un ragazzetto. Ma questa è un'altra storia....

La mia avversione per Bologna è dovuta principalmente ai suoi inverni (oltre che alle persone che fanno le vasche con i suv in centro il sabato pomeriggio e a quelle che ti urlano dietro se vai in bicicletta sotto ai portici mentre piove a dirotto), quando il cielo è così bianco...
E poi piove, piove e fa freddo.
Ed ecco allora, quando questi tre fenomeni atmosferici si coalizzano, che vedo contro di me una congiura di dimensioni stratosferiche e in segno di ribellione resterei tutto il giorno sotto alle coperte, con un tazza di té fumante in mano e Antony and the Johnsons in sottofondo.

Poi, benchè il desiderio del calduccio e della musica di Antony permangano, mi dico che sono un tantino esagerata a leggere le semplici conseguenze metereologiche dell'arrivo dell'inverno come una congiura ordita ai miei danni.
Mi dico che invecchiando sto diventando più catastrofica di George W. Bush. Mi dico.

2 commenti:

  1. bologna mi paice un sacco.ma sentirla raccontare mi paice anche di più. nn sono bolognese, ma credo che canzone nell'ultimo disco di bersani si addica proprio alla città

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  2. Quasi tutti i bolognesi "doc" che conosco hanno un rapporto simile con La Grassa Bologna...a volte splendida e viva, a volte soffocante e provinciale.
    Concordo per quel che riguarda la canzone!

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