domenica 15 novembre 2009

Going to Biennale

Domenica, oggi, alle 8 del mattino sono in treno per andare alla Biennale di Venezia.
Fuori dal finestrino scorre il paesaggio della bassa padana, io comincio a sfogliare la Repubblica.

Immersa nelle pagine del giornale, non mi accorgo dei due ragazzi (Lei e Lui) che salgono sul treno più o meno all'altezza di Padova e si siedono di fronte a me.
Quando iniziano a chiacchierare mi rendo conto della loro presenza e, fingendo di continuare a leggere, incomincio ad osservarli e ad origliare i loro discorsi.

Lei un look tendente al dark, tono sostenuto e sguardo di chi la sa lunga su molte cose.

Lui, palesemente stracotto di Lei, pende dalle sue labbra.
Entrambi sui 17 anni.
Chiacchiere sul sabato sera, sugli amici, sulla scuola, poi...

Lei: "L'estate prossima vorrei andare ad Amsterdam!"

Lui: "Amsterdam...mm...Amsterdam...dov'è?"

Lei: "Dove la droga è legale!"

Ho strabuzzato gli occhi come davanti alle trovate di Paris Hilton.

Ora, il punto non è solo che a 17 anni si è già abbastanza grandini per conoscere almeno le capitali degli stati europei, nè tantomeno che stiamo parlando dei Paesi Bassi e non di uno staterello situato dall'altra parte del globo...

Il punto è anche che, delle tante risposte che Lei avrebbe potuto fornire, ha scelto QUELLA.

Mi permetto di suggerire qualche alternativa:

1. "Amsterdam è nei Paesi Bassi!"

2. "Non lo sai?? Amsterdam è in Olanda!"
3. "Lo sanno tutti che è la capitale dell'Olanda!"
4. "Dai, è la città dei canali, dei tulipani e degli zoccoli di legno.."

Lungi da me la minima sfumatura di buonismo o riprovazione, anch'io, diciottenne, sono stata ad Amsterdam durante l'inter-rail e, come ogni diciottenne, sapevo benissimo che ad Amsterdam la droga è legale e questa è di sicuro la sua prima attrazione.

Ma almeno sapevo anche che è la capitale dei Paesi Bassi, e che diamine!

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